L’Agenzia delle Entrate ha attivato il portale per ottenere i bollettini aggiornati relativi alla rottamazione quater: ecco cosa cambia per chi ha aderito e come accedere ai documenti in scadenza.
Il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha reso disponibile da oggi, 13 ottobre 2025, il servizio per scaricare i nuovi bollettini aggiornati della rottamazione quater. Si tratta di un passaggio atteso da migliaia di contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali e devono ora rispettare le scadenze previste dal calendario fiscale. Il servizio consente di scaricare i moduli aggiornati con le date corrette di pagamento, necessarie dopo il rinvio disposto dal decreto di proroga. Accedere è semplice, ma bisogna prestare attenzione alle modalità e ai tempi, perché le nuove scadenze non ammettono ritardi.
Come accedere al servizio e scaricare i bollettini
Per scaricare i nuovi bollettini della rottamazione quater, basta collegarsi al portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione nella sezione dedicata alla definizione agevolata. L’accesso può avvenire tramite SPID, CIE o CNS, strumenti che garantiscono l’identificazione digitale del contribuente. Una volta entrati nell’area personale, è possibile visualizzare l’elenco delle cartelle aderenti alla rottamazione e scaricare i bollettini aggiornati per ciascuna rata ancora da versare.
Il sistema è stato aggiornato per consentire anche la ristampa dei modelli di pagamento già emessi, che ora riportano le nuove date di scadenza definite dopo il decreto di proroga pubblicato a fine settembre. Le rate sospese vengono così riallineate al nuovo calendario, evitando di generare errori o duplicazioni nei versamenti.
L’accesso al servizio online è gratuito, ma l’Agenzia raccomanda di verificare con attenzione l’esattezza dei dati riportati in ogni documento, in particolare il numero identificativo della cartella e l’importo residuo. Errori o mancati aggiornamenti potrebbero comportare l’invalidazione del pagamento o la perdita dei benefici della rottamazione.
La scadenza per la prossima rata, già rinviata a fine ottobre 2025, resta per ora confermata. Chi effettuerà il pagamento oltre il termine rischia di decadere dal piano agevolato, con il ripristino degli interessi e delle sanzioni ordinarie.
Cosa prevede la rottamazione quater e chi riguarda
La rottamazione quater è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2023 e rappresenta la quarta edizione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Consente di saldare i debiti con l’erario senza pagare sanzioni e interessi di mora, limitandosi al versamento dell’imposta e delle somme dovute all’ente creditore.
Il piano interessa tutti i contribuenti, persone fisiche o giuridiche, con carichi affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Possono essere inclusi anche debiti relativi a multe, tributi locali e contributi previdenziali, purché non già oggetto di altre agevolazioni o condoni.
Chi ha aderito alla misura entro la scadenza del 30 giugno 2023 ha ricevuto la comunicazione con l’esito della domanda e il piano di pagamento, suddiviso fino a 18 rate in cinque anni. La proroga delle ultime scadenze è stata disposta per agevolare i contribuenti che avevano incontrato difficoltà nei versamenti precedenti.
La definizione agevolata non è automatica: per mantenere i benefici, è necessario rispettare scrupolosamente le nuove date di pagamento e utilizzare esclusivamente i bollettini aggiornati. Qualsiasi versamento effettuato con modelli precedenti rischia di non essere riconosciuto dal sistema.
Le nuove scadenze e i controlli futuri del Fisco
Il nuovo calendario, pubblicato sul sito dell’Agenzia, prevede che la rata di ottobre sia seguita da un’ulteriore scadenza entro il 30 novembre 2025, con tolleranza massima di cinque giorni. I contribuenti che hanno già pagato alcune rate non devono ripresentare alcuna domanda, ma solo scaricare i moduli aggiornati.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’intero processo è tracciato digitalmente. Ogni pagamento viene registrato nel sistema e incrociato con i dati anagrafici e fiscali dei soggetti interessati. Questo meccanismo serve a prevenire errori o omissioni, ma anche a monitorare i casi di decadenza dal beneficio, che comportano il ritorno alle condizioni ordinarie di riscossione.
Il numero dei contribuenti coinvolti nella rottamazione quater supera il milione e mezzo, con un gettito stimato di circa 8 miliardi di euro. Un volume significativo che conferma l’importanza della misura per i bilanci pubblici, ma anche la necessità di un controllo puntuale su pagamenti e proroghe.
Chi non riuscirà a rispettare i termini perderà definitivamente la possibilità di definire i debiti alle condizioni agevolate. Il Fisco, già dal 2026, potrà riprendere le attività di riscossione coattiva, inclusi fermi amministrativi e pignoramenti.