Pubblicato il calendario ufficiale dei concorsi 2025 per i funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Migliaia di candidati si preparano alle prove scritte e orali nelle principali città italiane.
L’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato il calendario definitivo delle prove per il reclutamento di nuovi funzionari amministrativi e tributari. Il concorso, uno dei più attesi dell’anno, interessa migliaia di candidati che hanno superato la prima fase di selezione. Le date e le sedi sono ora confermate e pubblicate sul sito istituzionale, chiudendo settimane di attesa e incertezza. Le prove scritte e orali si svolgeranno tra fine ottobre e dicembre 2025 in diverse regioni italiane, secondo un piano organizzativo pensato per garantire la massima sicurezza e trasparenza.
Dove si svolgeranno le prove e chi può partecipare
Le prove scritte si terranno in presenza nelle principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino e Bari. I candidati sono stati suddivisi in base alla regione di residenza, con la possibilità di modificare la sede solo per motivi documentati di salute o lavoro. La pubblicazione degli elenchi nominativi, con data e orario della convocazione, è prevista entro il 20 ottobre sul portale dedicato ai concorsi pubblici dell’Agenzia.
Il concorso prevede due profili principali: funzionario tributario e funzionario amministrativo-contabile, entrambi con contratto a tempo indeterminato. Possono partecipare i laureati in discipline economiche, giuridiche o aziendali che hanno completato la domanda di partecipazione entro il termine stabilito dal bando pubblicato a luglio 2025.
Le prove scritte si svolgeranno in modalità tradizionale, con domande a risposta multipla e casi pratici su diritto tributario, contabilità pubblica e normativa fiscale. Seguiranno le prove orali, previste per gennaio 2026, che verteranno anche su competenze digitali e lingua inglese.
Chi supererà entrambe le fasi sarà inserito in graduatoria nazionale e potrà scegliere la sede di assegnazione tra quelle disponibili. L’Agenzia ha precisato che le assunzioni effettive inizieranno nel primo semestre del 2026, con un piano di inserimento graduale per coprire i vuoti di organico.
Cosa serve portare e come prepararsi alle prove
Per partecipare alle prove è necessario presentarsi con un documento di identità valido e la ricevuta della domanda di iscrizione. Non saranno ammessi candidati privi della documentazione richiesta. Ogni sede sarà dotata di controlli digitali all’ingresso, con metal detector e verifica elettronica dei dati anagrafici.
Durante la prova scritta, non sarà consentito l’uso di smartphone, smartwatch o altri dispositivi elettronici. Il tempo previsto per la compilazione dei test è di 60 minuti per un totale di 60 domande, di cui 40 a risposta multipla e 20 su casi pratici. I punteggi saranno pubblicati in forma anonima, identificati da codice univoco, per garantire la massima trasparenza.
Molti candidati stanno seguendo corsi di preparazione e simulazioni online. I principali portali di formazione segnalano un aumento dell’interesse verso la parte normativa e le nuove disposizioni sui tributi digitali. Si consiglia di concentrarsi sugli aggiornamenti della riforma fiscale 2025 e sulle procedure telematiche adottate dall’Agenzia delle Entrate per la gestione dei flussi finanziari.
Chi otterrà almeno 21/30 in ogni prova potrà accedere all’orale. La selezione sarà serrata, visto l’alto numero di partecipanti: si stimano oltre 100.000 domande per meno di 2.500 posti disponibili.
Un’occasione per rinnovare la pubblica amministrazione
Il concorso per funzionari dell’Agenzia delle Entrate si inserisce nel più ampio piano di rinnovamento della pubblica amministrazione previsto per il triennio 2025-2027. L’obiettivo è rafforzare il personale tecnico e amministrativo con nuove competenze, in particolare nel campo della digitalizzazione e della gestione dei dati fiscali.
Il Ministero dell’Economia ha confermato che le nuove assunzioni serviranno anche a migliorare l’efficienza delle attività di controllo e a ridurre i tempi di risposta ai contribuenti. I funzionari che entreranno in servizio saranno formati sulle piattaforme digitali del Fisco e sulla normativa europea in materia di trasparenza dei dati.
Molti uffici regionali dell’Agenzia lamentano carenze di personale e pensionamenti imminenti. Le nuove immissioni in ruolo, previste già da marzo 2026, dovrebbero colmare parte di questo vuoto, garantendo una maggiore copertura territoriale.
Si tratta di un concorso di grande rilievo, non solo per i candidati, ma anche per il sistema fiscale italiano, che punta a diventare sempre più digitale e vicino ai cittadini.